Teresa Vicente è docente di Filosofia del diritto e direttrice della cattedra di Diritti umani e diritti della natura dell’Università di Murcia, Spagna. Grazie al suo sforzo e a quello di molti altri attivisti e avvocati, il mar Menor, la laguna salata più grande d'Europa, ha ottenuto nel 2022 lo status di persona giuridica, attraverso la spinta di una legge di iniziativa popolare. Nel 2024, Vicente ha ricevuto il prestigioso premio Goldman, considerato il ‘Nobel dell’ambiente’. Questo riconoscimento viene assegnato a una persona in ogni continente che si distingue per aver intrapreso un’azione straordinaria a difesa dell’ambiente. Vicente è stata premiata per l'Europa. Il nostro Davide Mancini è andato a incontrarla.

Da una finestra del suo ufficio all’ultimo piano della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Murcia, Teresa Vicente ha accesso a una terrazza che si affaccia sul chiostro interno dell’edificio. Qui, la docente di Filosofia del diritto passa molto tempo al telefono, discutendo con altri avvocati e attivisti su come rispondere alla decisione del giudice che sta valutando un caso di inquinamento del mar Menor, il primo ecosistema in Europa ad avere personalità giuridica propria.

“È dal 1986 che insegno all’Università di Murcia, ma non ho mai smesso di scorrazzare nei palazzi di giustizia”, dice Vicente. “Faccio parte della cattedra di Diritti umani e diritti della natura dell’Università di Murcia, che dirigo dal 2019, ed è un comitato di azione legale. Noi prepariamo un argomento per una causa, lo portiamo al magistrato che, se crede sia valido, lo analizzerà e porterà avanti”.

TERESA VICENTE: Professoressa di Filosofia del diritto e direttrice della cattedra di Diritti umani e diritti della natura dell’Università di Murcia, Spagna, è tra i vincitori del premio Goldman 2024.

L'intervista è stata tradotta dallo spagnolo e leggermente modificata per facilitarne la lettura; è disponibile in formato esteso per i nostri iscritti premium.

Prima il comitato si occupava solo di diritti umani, ora anche di diritti della natura. Perché?
Quello che è cambiato è la consapevolezza che senza i diritti della natura non possiamo parlare di diritti umani, che le due cose sono inseparabili. Per questo il comitato porta questo nome.

Come si è arrivati al riconoscimento della personalità giuridica a un ecosistema?
Il diritto ambientale internazionale si è andato a sviluppare a partire dagli anni 70. A livello accademico il diritto ambientale è persino più recente. Ma cosa abbiamo risolto a livello ambientale negli ultimi 50 anni? Abbiamo visto una maggiore perdita di biodiversità. Ogni anno si registra un’atmosfera più calda, una maggiore perdita di suolo. Quindi la domanda è: cos’è che non funziona del nostro modo di cercare di proteggere l’ambiente? Va sempre peggio! Non è necessario partecipare agli incontri delle Nazioni unite o leggere i rapporti del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici per rendersene conto. Dagli accordi di Parigi, che sono una base giuridica molto importante e promettente, a oggi non è migliorato nulla.

Perciò venendo dalla filosofia del diritto, che si interroga sul perché del diritto, ne misura l'efficienza e propone nuovi modelli, ci siamo resi conto che non avevamo assegnato una missione alla natura. Il diritto ambientale è importante perché prima che esistesse si pensava che la natura avesse una capacità di rinnovarsi infinita, cosa che è assolutamente falsa.

Teresa Vicente sulla terrazza interna al chiostro della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Murcia, Spagna.
Ora siamo tutti il mar Menor — Teresa Vicente

Oggi si può dimostrare chiaramente che esiste un sistema vivo e questo sistema non è solo la teoria di Gaia di James Lovelock degli ultimi anni (ndr, un classico della letteratura ecologista che vede la terra come un sistema che si autoregola per creare le condizioni necessarie alla vita). La scienza della terra e l’ecologia, sviluppatesi durante l’ultimo secolo, ci dicono che la separazione tra l’essere umano e la natura è sbagliata. Questa separazione ci ha portato all’antropocene, il cui messaggio è: la natura è un oggetto al nostro servizio per creare un modello di sviluppo infinito. Questa accezione ci ha portato a superare i limiti della nostra casa comune, dell’unico pianeta che ci permette di vivere. Ci ha portato a rendere vulnerabili le leggi stesse della natura, perché la natura ha leggi proprie immutabili.

Non si tratta di colpevolizzarsi, ma di analizzare il perché. Siamo già alla fine, al collasso. Tutto questo non tornerà alla situazione di prima senza fare nulla. Ciò per cui stiamo lottando è rendere abitabile la terra e oggi non ha senso, con tutto quello che sappiamo, continuare con questo modello di sviluppo economico. Per questo i diritti della natura cercano di partire da questa nuova visione, che la natura è viva, che l’essere umano è una parte dell’ecosistema e che fino a oggi è stato l’unico soggetto etico (ndr, ovvero l’unico essere vivente al quale è stata riconosciuta una dignità intrinseca), dunque con delle responsabilità. Ora deve assumersi la responsabilità del danno che sta causando alla natura e deve condividere l’idea di dignità con la terra, perché qualsiasi elemento vitale, inclusi gli elementi organici e inorganici che generano vita, hanno dignità. Forse non ce ne rendiamo conto, però è impossibile che una specie abbia dignità se il tutto non ha dignità.

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ARTICOLO 6 (Legge 19/2022): Esecutività. Qualsiasi persona fisica o giuridica è legittimata a difendere l'ecosistema del mar Menor e può far valere i diritti e i divieti della presente legge attraverso un'azione legale depositata presso il tribunale corrispondente. Tale azione giudiziaria dovrà essere intentata a nome dell'ecosistema mar Menor in quanto vera parte interessata. La persona che promuove tale azione legale e che risulta vincente avrà il diritto di recuperare l'intero costo della controversia intrapresa, salvo in caso di imprudenza o malafede, compresi, tra l'altro, gli onorari di avvocati, procuratori, periti e testimoni, e sarà esente dalle spese processuali e dalle cauzioni relative ai provvedimenti ingiuntivi.
A sinistra, la collocazione del mar Menor; a destra, la proliferazione di alghe nella laguna salata (per gentile concessione di Ecologistas en Accion).

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