Questo mese Lapilli+ ospita una riflessione del nostro Guglielmo Mattioli nata da un recente articolo che ha scritto per National Geographic. L'argomento di cui si è occupato lo ha portato infatti a Taranto a interessarsi dell'antica popolazione di delfini che vive nelle acque antistanti la città pugliese. Guglielmo, genovese di nascita, non ha potuto fare a meno di paragonare il rapporto col mare che rende queste due città portuali - Genova e Taranto - tanto diverse così simili.

Il lungomare della città vecchia di Taranto visto dal mar Grande (Guglielmo Mattioli)

A maggio di quest’anno sono andato a Taranto per scrivere un articolo per National Geographic e non ho potuto fare a meno di notare le molte somiglianze con la mia città d’origine, Genova. 

Come a Genova, la città pugliese ospita un’immensa acciaieria che è stata motore dell’economia locale, ma anche una condanna ambientale e reputazionale. E come a Genova, chilometri di costa sono inaccessibili o sono stati cementificati per far crescere il porto e le attività industriali.

A Taranto, primo grosso porto d’Italia che si incontra venendo dal canale di Suez, si concentrano interessi strategici e militari che a Genova non ci sono. Qui la marina militare italiana ha la sua base principale che occupa buona parte della linea di costa della città e la Nato ha un suo comando.

Genova è una città di mare, ma Taranto è una città del mare. 

“Noi abbiamo acqua salata che ci scorre nelle vene”, mi dice Maristella Massari, un’amica e una giornalista locale, mentre mangiamo, una dietro l’altra, cozze fritte nella città vecchia.

A Taranto in effetti il mare è ovunque, si vede da ovunque. La città è una penisola stretta tra due specchi d’acqua: da un lato il mar Grande, dall’altro il mar Piccolo. Il centro storico è un’isola circondata da questi due mari. 

Però, mi ha spiegato il sindaco Rinaldo Melucci: “Nell’ultimo secolo abbiamo voltato le spalle al mare. Pur avendo tutto quel mare, non abbiamo vissuto da città marittima. La marina, le industrie e il porto hanno segregato gli affacci al mare della città incidendo anche sulla dimensione sociale della marineria”.  

Negli ultimi anni la città sta provando a riconnettersi col mare, aumentando gli accessi al litorale urbano e investendo sulle attività marittime.

L'Ilva accanto alla città vecchia (Guglielmo Mattioli)

In quest’ottica la storia della città sta giocando un ruolo fondamentale. 

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